DALL’OPERA AL TANGO

8 febbraio 2014

Giampiero Sobrino e Federico Mondelci

direttore e clarinetto solista Giampiero Sobrino
direttore e saxofono solista Federico Mondelci
Orchestra Sinfonica G. Rossini
musiche Rossini, Donizetti, Verdi, Iturralde, Andersen, Piovani, Morricone, Molinelli, Piazzolla

sabato 8 febbraio ore 21.00

Dall'opera al tango

Programma
G. Rossini L'Italiana in Algeri trascrizione per archi di Henry Domenico Durante
G. Donizetti Concertino per clarinetto e archi                                                                                 
G. Verdi – L. Bassi Fantasia sui temi del “Rigoletto” per clarinetto e orchestra
Intervallo
P. Iturralde Pequena Czarda
L. Andersen Suite per orchestra d’archi
N. Piovani La vita è bella versione scritta da N .Piovani per Federico Mondelci
E. Morricone C’era una volta il west
R. Molinelli Tango Club        
A. Piazzolla Melodia en La menor, Libertango

 

Due solisti d’eccezione ed anche due direttori d’orchestra che si alternano sul podio dell’Orchestra Rossini in un concerto che è una vera e propria cavalcata attraverso due secoli di musica fino ai giorni nostri.

La prima parte è dedicata ai grandi autori del melodramma: Rossini, con la trascrizione per archi di Henry Domenico Durante da L’Italiana in Algeri, Donizetti, di cui si propone il Concertino per clarinetto e archi, ed infine la Fantasia su temi del Rigoletto sempre per clarinetto e con l’orchestra, arrangiata da Luigi Bassi.

Lasciato l’Ottocento, dopo l’intervallo ci si ritrova immersi in pieno Novecento ed anche il genere muta totalmente. Si inizia con Pequeña Czarda di Petro Iturralde (sassofonista e compositore spagnolo), incursione nel mondo delle danze popolari, brano di forte libertà interpretativa che si contraddistingue per il suo virtuosismo. Segue la Suite dell’americano Leroy Andersen, autore tra l’altro di The Typewriter, composizione per macchina per scrivere e orchestra resa famosa dallo sketch comico del film Dove vai sono guai del 1963 con Jerry Lewis. Dopo un passaggio attraverso il cinema italiano con le musiche da film di Piovani de La vita è bella e di Morricone di C’era una volta il west si entra nel mondo del “pensiero triste che si balla”, con Tango club, opera del compositore pesarese Roberto Molinelli e, a concludere, due brani del grande maestro argentino Astor Piazzolla, Melodia en La menor, e Meditango.

 

Giampiero Sobrino

Diplomatosi giovanissimo in clarinetto col massimo dei voti, si impone da subito in importanti competizioni internazionali a Genova, Roma, Palmi, Ancona, Torino, Stresa, Martigny, Colmar e Parigi.   

A venti anni è Primo clarinetto solista nell’Orchestra Sinfonica della RAI di Torino e nella Filarmonica della stessa città, incarico che ha ricoperto ininterrottamente fino al 1994 e, per un decennio successivo, nell’Orchestra della Fondazione Arena di Verona.

La sua intensa attività artistica gli ha consentito di collaborare con i più grandi Direttori e Compositori dei nostri tempi: Solti, Bernstein, Levine, Rostropovic, Maazel, Temirkanov,   De Burgos, Muti, Prètre, Sawallich, Giulini, Mehta, Chailly, Sinopoli, Oren, Lombard, Berio,  Boulez,  Donatoni, Rutter, Battistelli e Vacchi.

Grazie al suo vastissimo repertorio, si è esibito come solista, in prestigiosi Festival Internazionali: Biennale di Venezia e Zagabria, Festival Mozart di Praga, Settembre Musicale di Torino, Festival d’Automne di Parigi, Panatenee,  Festival di Alicante e Aix-en-Provence, Samobor e Alba Music Festival, International Festival of the Arts di New York e St. Petersburg Palaces, River Concert of Maryland e Schoenberg Center di Vienna e nelle Istituzioni Concertistiche  di Roma (RAI, Istituzione Universitaria dei Concerti e Palazzo Lateranense), Zagabria (Vatroslav Lisinski Hall e Orchestra da Camera Croata), Napoli (R.A.I., Maggio Musicale), Padova (Solisti Veneti), Hamilton (National Orchestra of Canada), L’Aquila (Solisti Aquilani), Bangkok (Thailand Philharmonic),Verona (Teatro Filarmonico e Accademia Filarmonica),San Pietroburgo (State Hermitage Orchestra), Salerno (Teatro Verdi), Montecarlo (Orchestra da Camera), Trieste e Pordenone (Teatro Verdi), Torino (RAI e Orchestra Filarmonica),Tubingen (Kiev Philharmonic Chamber Orchestra), Cagliari (Teatro Lirico), eseguendo i capolavori di Mozart, Salieri, Donizetti, Verdi,  Mercadante, Ponchielli, Weber, Rossini, Strauss, Stravinsky, Bruch, Debussy, Busoni, Copland, Finzi, Berio, Bernstein, Shaw e le prime esecuzioni dei Concerti di Vacchi, Colla, Galante e Bacalov.

I suoi prossimi impegni lo vedranno esibirsi al Lincoln Center di New York, a Vienna, Zurigo, Lugano, Berlino, Tel Aviv, Shanghai, Bangkok, Montreal, Danzica, Madrid, San Pietroburgo, Parigi, Stoccolma, Ankara, Bucarest,  Palermo, Milano, Bologna, Lucca, Torino e Genova.

 

Federico Mondelci

Docente, camerista, Solista e Direttore d’Orchestra, è da trent’anni, uno dei maggiori e più apprezzati interpreti del panorama musicale internazionale.

Diplomato in sassofono al Conservatorio di Pesaro, ha studiato anche canto, composizione e direzione d’orchestra; ha perfezionato gli studi al Conservatorio Superiore di Bordeaux sotto la guida del M° Jean-Marie Londeix, diplomandosi con “Medaglia D’Oro” all’unanimità. Svolge la sua carriera a fianco di orchestre quali la Filarmonica della Scala con Seiji Ozawa, I Solisti di Mosca con Yuri Bashmet, la Filarmonica di San Pietroburgo e la BBC Philharmonic sui palcoscenici più famosi del mondo: in Europa, Usa, Australia e Nuova Zelanda.

Il suo repertorio non comprende solo le pagine ‘storiche’ ma è particolarmente orientato verso la musica contemporanea, eseguendone le composizioni spesso a lui espressamente dedicate, produzioni di straordinario successo che lo conclamano come raffinato solista di raro e straordinario talento.

Ha registrato il repertorio solistico con orchestra, (sia il repertorio per duo con pianoforte sia per ensemble), per le etichette Delos e Chandos, e numerose produzioni che riflettono il suo grande entusiasmo per la musica contemporanea, come il CD RCA dedicato ad autori italiani e quello monografico su Giacinto Scelsi (per l’etichetta francese INA); quest’ultimo ha in fine ottenuto il “Diapason D’Or”.

Alla apprezzatissima carriera di solista, nel tempo, affianca una sempre più rilevante carriera nella Direzione D’Orchestra, dirigendo con crescente passione e convincente professionalità, orchestre e solisti di fama mondiale. Ed ultimi quindi, ma non meno importanti, proprio i successi conseguiti nella direzione d’orchestra, al cui centro spiccano i nomi di celebri solisti, come Ilya Grubert, Michael Nyman, Kathryn Stott, Pavel Vernikov, Nelson Goerner, Francesco Manara, Natalia Gutman e Castellani.

Fondatore inoltre nel 1982 dell’Italian Saxophone Quartet e nel 1995 dell’Italian Saxophone Orchestra, si esibisce con entrambe queste apprezzate formazioni sia in Italia che all’estero, riscuotendo grande successo di pubblico e critica.

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