AMARCORD

17 dicembre 2013

FUORI ABBONAMENTO
balletto in due atti di Luciano Cannito
liberamente ispirato all'omonimo film di Federico Fellini
con Rossella Brescia

Daniele Cipriani Entertainment
Danzitalia – Italian Touring Dance Company

in occasione del 40° anniversario di Amarcord [1973] e 20° anniversario della scomparsa di Fellini [1993]

e con Marco Schiavoni, Alfred Schnittke, Glenn Miller
musiche Nino Rota, canzoni popolari degli Anni Trenta
scenografie Carlo Centolavigna
costumi Roberta Guidi di Bagno
luci Alessandro Caso
coreografia e regia Luciano Cannito

Biglietti:
settore A e B  € 20 (ridoto € 18)
settore C   € 18 (ridotto 15)
settore D  € 15 (ridotto 12)

Il balletto Amarcord è liberamente ispirato al film in cui Fellini ricorda/reinventa la sua vita di ragazzo in una Rimini della prima metà degli anni Trenta. È un divertente e melanconico affresco dell'Italia fra le due guerre, dove il Fascismo e la Chiesa esercitavano il loro potere, influenzandone la cultura e il costume.

La storia di Titta, alter–ego del Fellini adolescente, e della sua famiglia si inserisce armoniosamente in un contesto di piccoli ritratti (Gradisca, Volpina, la tabaccaia) e di aneddoti legati a un filo comune che li rende interdipendenti e dove affiora comunque sempre la spensieratezza e la voglia di vivere propria degli Italiani dell'epoca. L'intento del balletto è trasportare coloro che lo guardano in un viaggio di condivisione, dove tutti si rivedano in ciò che accade in scena, sentano il profumo di ciò che negli anni Trenta si sentiva, ricordino ciò che eravamo noi, quegli italiani la cui storia non si studierà mai in alcun libro, quella gente normale e semplice di provincia. Un po' come rivivere cose già vissute, come rivivere uno spaccato dell'Italia a cavallo tra le due guerre, dell'Italia piccola, quella della gente comune, con i soliti problemi di tutti i giorni.

Dopo aver debuttato al Teatro San Carlo, Amarcord è andato in scena anche al Teatro alla Scala, negli Stati Uniti (Metropolitan di New York, Orange County di Los Angeles) e Teatro Massimo di Palermo, riscuotendo ampi successi.

Pubblico tutto in piedi ieri sera al Lincoln Center alla prima americana di Amarcord, il balletto di Luciano Cannito tratto dal film premio Oscar di Fellini. The New York Times

Cannito guarda dentro di sé e osserva gli altri al tempo stesso, da fuori, così può renderci le idee dei lussi irraggiungibili, il mitico Grand Hotel e il salone viaggiante del Rex. Ma poi è la terra, con i suoi spiriti, a prendere il sopravvento, perché le favole sono finite, perché anche i più ambiziosi si accontentano di poco. Perfino Gradisca, femmina esemplare, accetta un giovane povero che fa il carabiniere... Così si esorcizzano le tragedie, ma senza dimenticarle: si ride dell'olio di ricino somministrato dai fascisti, ma non si dimentica, si fa dell'ironia sui nazisti maiali, ma non si dimentica. Vino, donne e canto potremmo dire a tempesta passata. Il presente si abbraccia e poi non è così male.
Mario Pasi, "Corriere della Sera"

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