L'ITALIANA IN ALGERI

ASPETTANDO L'ITALIANA IN ALGERI
Conferenza concerto
dom 30 gennaio 2022, ore 17.00 - Sala Verdi

Alessandro Lanzoni, pianoforte
Cecilia Ligorio,
regista
Ferdinando Sulla,
direttore d'orchestra

Ingresso posto unico € 1,00
acquistabile presso il botteghino del Teatro della Fortuna
e sul sito www.liveticket.it

gio 3 febbraio 2022, ore 17.00 (anteprima giovani)
sab 5 febbraio, ore 20.30

 

Dramma giocoso in due atti
Libretto di Angelo Anelli
Musica di Gioachino Rossini

Direttore d’orchestra Ferdinando Sulla
Regia Cecilia Ligorio
Scene Gregorio Zurla
Costumi Vera Pierantoni Giua
Luci Fabrizio Gobbi
Assistente alla regia Lisa Capaccioli

Mustafà Nicolò Donini*
Lindoro Shanul Sharma*
Isabella Francesca Di Sauro*
Elvira Lara Lagni*
Zulma Mariangela Marini
Haly Pablo Gálvez*
Taddeo Ramiro Maturana*
Impresario Simone Tangolo

Orchestra Sinfonica G. Rossini
Coro del Teatro della Fortuna
Maestro del Coro Mirca Rosciani

Nuovo allestimento della Fondazione Rete Lirica delle Marche
In collaborazione con il Rossini Opera Festival
e con l’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” di Pesaro

* Artisti provenienti dall’Accademia Rossinana “Alberto Zedda” di Pesaro

L'OPERA

ATTO I

Il Bey di Algeri, Mustafà, annoiato dalle donne del suo paese ne desidera una italiana: ripudia quindi la moglie Elvira e la offre in sposa a Lindoro, suo schiavo italiano, il cui amore è però rimasto in patria. Mustafà ordina al corsaro Haly di procurargli quel che brama, mentre Lindoro sembra sottomettersi al volere del suo padrone. Haly cattura Isabella, l’innamorata di Lindoro che aveva lasciato la patria insieme a Taddeo, cavalier servente che ne è a sua volta innamorato, per cercare il fidanzato. Isabella agisce con sicura disinvoltura sia con Haly e Taddeo, sia con Mustafà, fino a ritrovare Lindoro e a scongiurare la partenza di lui con Elvira, facendoselo affidare come schiavo.

ATTO II

Mustafà è ancora intenzionato a conquistare Isabella che, intanto, progetta la fuga insieme a Lindoro; per convincerla il Bey cerca aiuto in Taddeo, nominandolo suo “Gran Kaimakan”. Isabella, dal canto suo, istruisce Elvira su come assoggettare al proprio volere il capriccioso marito: i piani di Mustafà, affidati allo sciocco Taddeo, non possono che fallire causando per lui lo scorno generale. Anche Lindoro approfitta di Taddeo, nominandolo “Pappataci” di Isabella che, intanto, progetta di favorire la fuga di tutti gli Italiani prigionieri, raggirando il Bey e i suoi. Durante na cerimonia arriva il vascello della salvezza. A nulla valgono gli incitamenti di Taddeo: Mustafà ha imparato la lezione ma quando cerca di dare l’allarme, Eunuchi e Mori, grazie alla previdenza di Isabella, sono tutti quanti ubriachi. Al povero Bey non resta che farsi perdonare dalla fedele sposa, già pronta a riaccoglierlo a braccia aperte.

L'EVENTO "ASPETTANDO L'ITALIANA IN ALGERI"

 

Il pianista Alessandro Lanzoni affronterà in chiave jazz alcuni dei brani più famosi de L’italiana in Algeri di Rossini, mentre la regista Cecilia Ligorio e il direttore d’orchestra Ferdinando Sulla racconteranno l’opera che è in produzione al Teatro della Fortuna dal punto di vista drammaturgico, dell’allestimento e musicale. Per l’occasione l’Ente Carnevalesca esporrà nel foyer uno dei pupi del carro allegorico La calunnia è un venticello dedicato a Rossini, proprio sul tema dell’opera. 

 

La conferenza concerto è in collaborazione con Fano Jazz Network, Ente Carnevalesca, Fondazione Rete Lirica delle Marche e Orchestra Sinfonica G. Rossini.

Quando mi viene richiesto di rielaborare un'opera classica e di renderla in chiave jazzistica mi piace molto giocare con i confini tra quel che è scritto e quello che è poi da me improvvisato. Intendo che talvolta mi affascina rendere il discorso improvvisativo come una vera e propria continuazione della partitura di partenza, cercando di essere il più coerente possibile con il linguaggio che si affronta e quasi fingere che l'improvvisazione non sia altro che un commento o una continuazione del messaggio dell'autore. Al tempo stesso mi diverte ancor di più creare una brutale rottura col linguaggio d'origine e letteralmente trasformare il materiale che ho in mano per renderlo qualcosa di più sofisticato e moderno, quindi affine alle sonorità e all'armonia jazz.
Questo solitamente è il mio modo di operare, lo stesso che ho utilizzato per rielaborare il Simon Boccanegra (l'opera di Verdi) qualche anno fa a Parma. Un lavoro simile mi è stato richiesto la scorsa estate al festival di Stresa su Petruchka di Stravinsky. 

Sarò felice di poter esplorare anche  l'Italiana in Algeri, tramite l'aria di Lindoro l'aria di Isabella e la meravigliosa Overture.

Alessandro Lanzoni

BIOGRAFIA M° ALESSANDRO LANZONI
L’assegnazione del “Top Jazz 2013” come miglior nuovo talento dell’anno, attribuito dai più qualificati giornalisti italiani per la rivista Musica Jazz , colloca ormai a pieno titolo Alessandro Lanzoni fra gli artisti di maggiore personalità del jazz italiano, forte anche di un curriculum che, potendo già vantare esperienze di assoluto prestigio, da diversi anni lo ha imposto all’attenzione del mondo musicale.
Alessandro si è affermato molto presto anche in veste di leader, e può già vantare una significativa esperienza internazionale in Europa, America Latina, Israele e Stati Uniti, dove ha ricevuto recensioni lusinghiere e insolite per un musicista straniero (Ira Gitler, dopo averlo ascoltato in Piano Solo nel palazzo dell'ONU, nella sua colonna su Jazzimprov. NY ha  avuto modo di affermare, dall’alto dei suoi settant’anni di pura storia del jazz: “Non dovrebbe essere giudicato come un giovane musicista. E’ già eccezionale, e  rischia di diventarlo ancora di più”). 
Il nuovo album in trio “Dark Flavour”, recentemente pubblicato dalla Cam Jazz, è stato accolto dalla critica come testimonianza di una crescita artistica che rende ormai del tutto fuori luogo quell’etichetta di “enfant prodige” che ha contrassegnato gli esordi di una carriera iniziata a soli 14 anni con l’affermazione al Premio Massimo Urbani (2006) e proseguita col Primo Premio al “Luca Flores” di Firenze (2008), fino all’assegnazione del premio “Best Young Soloist” al prestigioso concorso “Martial Solal” di Parigi (2010). 
La sua formazione di musicista è frutto di un percorso intenso, sviluppato in due direzioni: gli studi “classici”, culminati col Diploma di Pianoforte conseguito nel 2012 col massimo dei voti, Lode e Menzione d’onore presso il Conservatorio Cherubini di Firenze sotto la guida di Giovanna Prestia, e l’approfondimento del linguaggio jazzistico: dalle prime lezioni con L. Pieri e M. Grossi alla frequenza dei corsi estivi di Siena Jazz e della Berklee di Boston come borsista delle Clinics  di Umbria Jazz, fino al Corso Biennale InJam, nell’ambito di Siena Jazz, grazie al quale ha potuto fruire degli insegnamenti di Maestri del calibro di Danilo Perez, Kenny Werner, Aaron Goldberg, Steve Kuhn, John Taylor, Franco D’Andrea, Stefano Battaglia, Danilo Rea. Inoltre, a testimoniare una non comune versatilità di musicista, lo studio del violoncello e della composizione , che si è concretizzato nella Laurea Specialistica in Composizione e Arrangiamento Jazz conseguita nel 2015 al Conservatorio di Firenze con 110/110 e Lode Accademica. Presente fin da giovanissimo nei cartelloni dei più importanti Festival italiani (Umbria Jazz, Ravello Festival,  Roma Casa del Jazz,  Moncalieri Jazz, Roma Auditorium Parco della Musica, Metastasio Jazz , Dolomiti Ski Jazz, Umbria Jazz Winter, Finestra Jazz, Pescara Jazz Festival, Musicus Concentus, Ancona Jazz Summer Festival, Forma e Poesia nel Jazz (Cagliari), Festival Letterature di Roma, Sudtirol Jazz Festival Alto Adige, Bologna Jazz Festival, Padova Jazz Festival, Grey Cat Festival, Festival Pianistico di Trieste, Music Pool Network Sonoro, Estate Fiesolana, Novara Jazz, Festival Mundus, Etruria Jazz, Chianti Festival, Odio l'estate Festival -Roma Villa Carpegna-, Vicenza Jazz, Festival Crossroads....), la sua attività lo ha portato a suonare al fianco di prestigiosi musicisti quali Kurt Rosenwinkel, Lee Konitz, Aldo Romano, Roberto Gatto, Enrico Rava, Jeff Ballard, Larry Granadier, Ambrose Akinmusire, Aaron Goldberg, Miguel Zenon, Michael Blake, Barbara Casini, Ares Tavolazzi, Nico Gori, Walter Paoli, Lello Pareti, Cocco Cantini, Maria Pia De Vito, Fabrizio Bosso, Fabrizio Sferra, Gianni Basso, Renato Sellani, Tiziana Ghiglioni, Nick Myers e molti altri.
All’estero ha già avuto modo di esibirsi in Germania, Austria (Porgy and Bess Jazz Club-Wien) , Israele (Haifa e Festival Internazionale di Eilat), Colombia, Panama Jazz Festival, Stati Uniti (Morgan Library Auditorium New York), Francia (Parigi-Sunset Sunside, Savoie Jazz Festival, Les Mans....). In Spagna, Israele e nella Repubblica Popolare Cinese ha eseguito la Rapsodia in Blue di Gershwin rispettivamente con la Oviedo Filarmonia (dir. Marzio Conti) l'Haifa Simphony Orchestra e la Oriental Simphony Orchestra (dir. Xu Zhong). Collabora con Roberto Gatto, col quale ha inciso in trio l’album Replay per l’etichetta Auditorium parco della Musica e in Ottetto l’album “Pure Imagination” (Albore), e con Aldo Romano che lo ha voluto con sè nel gruppo “New Blood” insieme a Michel Benita e Baptiste Herbin per realizzare il CD “Connection” (Dreyfuss) e per una lunga serie di concerti nei più importanti Festival francesi. Collabora anche con Barbara Casini, il quintetto di Gaetano Partipilo, il quartetto di Mirco Mariottini, il trio con Michele Salgarello e Andrea Di Biase e il trio con Salvatore Maiore e Dimitri Sillato.
Dopo i primi Album realizzati con Philology (‘’I Sould Care’’, ‘’On the snow’’ e ‘‘Poetical Lee’’ con la partecipazione di Lee Konitz), l' uscita di “Dark Flavour” per l’etichetta CAM JAZZ inciso col suo nuovo trio (Matteo Bortone cb.  Enrico Morello drums) ha suscitato l’interesse della stampa e della critica specializzata, che ha definito questo lavoro “di una bellezza cristallina” (Jacopo Cosi - L’Unità) dove “Il pianista padroneggia egregiamente le strutture e le manipola con creatività, plasma la materia musicale e la forgia nuovamente seguendo il fertile estro della propria sensibilità” (Paola Parri -  Pianosolo.it).
A "Dark Flavour" ha fatto seguito la recente incisione di "Seldom", nuovo Album della CamJazz in cui il trio di Alessandro si avvale anche della prestigiosa collaborazione col trombettista statunitense Ralph Alessi.
La sua attività è seguita con attenzione dai media: le sue partecipazioni a trasmissioni radiofoniche Rai sono frequenti (“La stanza della musica”, “Piazza Verdi”, “Doctor Djembé”, “Radio3 Suite” di Radio Tre, “Rai Tunes” di Radio Due) . Molti giornali (Corriere della Sera , La Repubblica, Il Tirreno, Il Resto del Carlino, La Nazione, L’Unità, l'Espresso, ecc.) gli hanno dedicato diversi articoli e le maggiori riviste specializzate (Jazzit, Musica Jazz, Jazz Magazine, la statunitense Jazz Times, la francese Jazz Hot e la tedesca Neuen Musik Zeitung) hanno recensito i suoi lavori discografici. 
Il  mensile “Jazz Magazine”  gli ha riservato la copertina e una lunga intervista.

 

 

 

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